La chiesa di Orsanmichele

Situata sulla Via Calzaiuoli, la chiesa di Orsanmichele prende il nome dalla contrazione in dialetto toscano della parola “Orsanmichele”, che letteralmente significa “Orto di San Michele”.

Il nome deriva dal fatto che fu edificato nello stesso luogo dell'orto che apparteneva all'antico monastero di S. Michele, oggi non più esistente. Secondo alcune fonti, in epoca romana qui sorgeva un edificio consacrato al culto di Iside.

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La storia della Chiesa di Orsanmichele

La particolarità della chiesa di Orsanmichele è che l'area in cui è stata edificata e gli edifici precedenti hanno cambiato nei secoli la loro funzione. Alcune fonti ipotizzano che in epoca romana su questo sito vi fosse un tempio consacrato a Iside. Nel IX secolo i Longobardi costruirono qui un oratorio dedicato a San Michele.

All'inizio del XIII secolo, per ordine del Comune, l'antico monastero divenne un mercato che lavorava probabilmente sotto un tendone in legno e mattoni fatto costruire da Arnolfo di Cambio. Fu in questo periodo che venne eseguito il primo dipinto della Madonna delle Grazie su uno dei pilastri della struttura a cui seguì l'evento miracoloso dell'apparizione della Madonna.

Intorno al 1304 l'edificio fu distrutto da un incendio e poi ricostruito nel 1337 con una struttura più robusta che fu realizzata, secondo il Vasari, dagli architetti Benci di Cione, Francesco e Simone Talenti, Neri di Fioravante e probabilmente Andrea Pisano. Dieci anni dopo l'artista Bernardo Daddi realizza la Madonna col Bambino e angeli che sostituisce la Madonna delle Grazie distrutta dall'incendio del 1304.

Successivamente commissionarono la costruzione di un tabernacolo, tuttora esistente, realizzato dall'artista Andrea Orcagna nel 1359. Sia il tabernacolo che il dipinto sono ottimi esempi dell'estetica del tardo medioevo. Il nuovo edificio aveva al piano terra una loggia aperta, simile a quella realizzata presso il vicino Mercato Nuovo.

Questo nuovo spazio era adibito a mercato per la vendita del grano, mentre la parte superiore era destinata ad essere adibita a granaio. Ancora oggi nella chiesa di Orsanmichele sono visibili due dei pilastri che servivano per spostare il grano tra i piani; sono ancora visibili anche le fessure attraverso le quali passava il grano.

Il numero dei pellegrini che visitavano questo luogo, nonostante Orsanmichele continuasse per alcuni decenni a fungere da zona commerciale, aumentò dopo la storia dell'apparizione miracolosa della Madonna; Il pellegrinaggio raggiunse il suo apice soprattutto nei tempi successivi alla peste nera del 1348.

In 24 anni, tra il 1380 e il 1404, il mercato fu trasformato in una chiesa, detta Chiesa di Orsanmichele, che fu adibita a cappella delle potenti corporazioni fiorentine dei mestieri e degli artigiani.

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L'esterno della Chiesa di Orsanmichele e le sue statue

L'esterno della Chiesa di Orsanmichele è forse più interessante dell'interno. Le facciate contenevano 14 nicchie esterne che furono riempite di sculture tra il 1399 e il 1430. Fu infatti il comune di Firenze a chiedere alle corporazioni di commissionare le statue dei loro santi protettori per abbellire le facciate della chiesa.

Le tre corporazioni più ricche realizzarono le loro statue di bronzo, che all'epoca costavano circa dieci volte la quantità di pietra.

Le 14 statue all'esterno della Chiesa di Orsanmichele rappresentano i santi protettori che proteggono le diverse corporazioni, che erano: i Medici e Speziali, i Lavoratori del legno e della pietra, i Tessitori di lino e i venditori ambulanti, i Calzolai e i Mercanti.

C'erano anche i Maniscalchi (Arte dei Maniscalchi), i Pellicceri (Arte dei Pellicciai), i Macellai (Arte dei Beccai), i Finitori di stoffe e Mercanti in stoffa straniera (Arte di Calimala). Poi gli Armaioli (Arte dei Corazzai), i Banchieri (Arte del Cambio), i Lanifici (Arte della Lana), i Mercanti di seta (Arte della Seta), i Magistrati e Notai (Giudici e notai).

La Chiesa di Orsanmichele oggi

Oggi le sculture sulle facciate della Chiesa di Orsanmichele sono copie, perché gli originali sono stati spostati in diversi musei fiorentini per proteggerli dalle intemperie e dagli atti vandalici. La maggior parte di loro è ora nel museo della Chiesa di Orsanmichele e San Luigi di Tolosa, è nel museo della Basilica di Santa Croce.

La bellissima Chiesa di Orsanmichele, una delle tappe del nostro tour "Le Bellezze di Firenze" (sabato e domenica alle 10.30).

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