Piazza della Signoria iniziò
a prendere forma nel 1268, dopo che la fazione
dei Ghibellini (a favore dell’imperatore) fu
sconfitta dai Guelfi (che sostenevano il Papa).
La piazza rimase vuota per molti anni e fu
pavimentata per la prima volta nel 1358.
Piazza della Signoria è
stata anche il luogo dove il frate domenicano
Girolamo Savonarola con i suoi seguaci, eseguì
il famoso “Falò delle Vanità”, dove furono
bruciati tavoli da gioco, libri, opere di poeti
e abiti.
Sfortunatamente per Girolamo
Savonarola, piazza della Signoria fu anche il
luogo dove venne impiccato nel 1498. Il suo
corpo fu poi arso e ancora oggi davanti alla
fontana del Nettuno, si può vedere una lapide
rotonda in marmo che segna il punto in cui fu
giustiziato.
Piazza della Signoria fu
ripavimentata negli anni '80 del secolo scorso e
durante i lavori sono venuti alla luce i resti
di un sito neolitico.
Tra gli edifici presenti in
Piazza della Signoria ci sono: Palazzo Vecchio,
sede del governo locale, la Galleria degli
Uffizi, uno dei musei più importanti del mondo,
il Palazzo del Tribunale della Mercanzia, oggi
sede dell'Ufficio dell'Agricoltura, il Palazzo
Uguccioni, un bel palazzo rinascimentale, il
Palazzo delle Assicurazioni Generali e la Loggia
dei Lanzi.
La storia della Loggia dei Lanzi
La Loggia dei Lanzi fu
realizzata tra il 1376 e il 1382 da Simone di
Francesco Talenti (che lavorò anche per la
Chiesa di Orsanmichele) e da Benci di Cione. Per
anni si pensò che fosse stata progettata da
Andrea Orcagna e per questo fosse stata
denominata Loggia dell'Orcagna.
Alle sue origini la Loggia
dei Lanzi ospitava cerimonie pubbliche e
assemblee di popolo.
Il nome “Loggia dei Lanzi”,
detta anche “Loggia della Signoria”, risale al
periodo in cui il Granduca Cosimo I regnava su
Firenze; questo luogo ospitava la casa dei
cosiddetti Lanzichenecchi (landsknechts,
picchieri mercenari tedeschi).
Il tetto della Loggia dei
Lanzi fu trasformato in una terrazza da Bernardo
Buontalenti, dopo la costruzione degli Uffizi
sul retro della Loggia. Da questa terrazza i
membri della famiglia Medici assistevano alle
cerimonie in Piazza della Signoria.
L'architettura della Loggia dei Lanzi
La Loggia dei Lanzi è
costituita da alcune ampie arcate poggianti su
pilastri a grappolo con capitelli corinzi,
aperte su Piazza della Signoria e attigue alla
Galleria degli Uffizi.
L'edificio è in contrasto
con la severa architettura di Palazzo Vecchio ed
è considerato un chiaro esempio di museo di
sculture all'aperto di arte antica e
rinascimentale.
Al di sotto dei parapetti
della facciata della Loggia dei Lanzi sono
presenti i trifogli e le sculture di Agnolo
Gaddi che rappresentano le quattro virtù
cardinali: Fortezza, Giustizia, Prudenza e
Temperanza. Le quattro statue hanno uno sfondo
blu con stelle dorate.
Antonio de ’Pucci realizzò
la volta composta a semicerchi e sui gradini
della Loggia dei Lanzi si trovano i cosiddetti
Marzocco (originariamente situati a Villa Medici
a Roma), i leoni araldici che simboleggiano
Firenze.
Su uno dei lati della Loggia
dei Lanzi è presente un'iscrizione latina che
ricorda il passaggio dal calendario fiorentino (l’anno
iniziava il 25 marzo anziché il 1 gennaio) a
quello romano.
L'altra iscrizione presente
all’interno della loggia, riguarda l'annessione
di Milano, Venezia e Roma al regno d'Italia, del
quale Firenze a quel tempo ne era capitale.
Le sculture della Loggia dei Lanzi
Nella Loggia dei Lanzi è
possibile trovare una straordinaria varietà di
sculture, tra le più famose:
• Il Ratto delle
Sabine, realizzato dall'artista
fiammingo Giambologna. Questa scultura
manieristica si trova nella Loggia dei Lanzi dal
1583. È considerata il primo gruppo
rappresentativo di più di una figura, nella
storia della scultura europea, ad essere
realizzato senza un punto di vista dominante. La
particolarità della scultura è che appunto, può
essere ammirata da tutti i lati;
• Il Perseo,
realizzato dall'artista fiorentino Benvenuto
Cellini. Questa statua in bronzo rappresenta il
mitico eroe greco che tiene la testa della
Medusa nella mano sinistra e la spada nella mano
destra. Sembra che Perseo stia riflettendo e sia
spaventato dalla sua azione. Sul piedistallo in
marmo Benvenuto Cellini realizzò quattro statue
bronzee rappresentanti i dei greci: Danae, Giove,
Minerva e Mercurio;
• Menelao che
sostiene il corpo di Patroclo, antica
scultura romana di epoca flavia. Questo gruppo
sorgeva originariamente alla fine del Ponte
Vecchio ed è stato realizzato da una pergamena
ellenistica della metà del III secolo a.C.
Se vuoi vedere le
meravigliose sculture della Loggia dei Lanzi,
partecipa a un tour di Another Florence!
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